Dura lettera del delegato Roberta Chionno a sindaco e amministrazione comunale
Nessuna apertura, soprattutto dinanzi alle iniziative da intraprendere (e intraprese) per contrastare la pandemia e la susseguente crisi economica, nei confronti delle associazioni di categoria. E, inoltre, un “palese scollamento dal territorio e l’improvvisazione” con le quali sarebbero state adottate e poi ritirate in modo repentino precise ordinanze negli ultimi 15 giorni. E, in più, critiche alla delibera di Giunta di cinque giorni fa con cui da palazzo Santa Croce hanno stanziato risorse per le attività economiche.
Sono parole dure quelle che Confcommercio Modugno (nella persona di Roberta Chionno) ha nei confronti del sindaco Nicola Bonasia e dell’amministrazione comunale, contenute in una lettera diffusa sulla pagina Facebook dell’associazione.
“Lascia ancora una volta perplessi e sorpresi – si legge nella missiva a firma di Chionno – l’assoluta ostinazione e il rifiuto a non voler condividere con alcuna delle Associazioni di categoria degli operatori Economici del territorio le iniziative poste in essere”, nonostante “un atteggiamento collaborativo e propositivo dinanzi alle criticità che via via si sono presentate nel periodo pandemico da Covid-19”.
“Soffermandoci solamente alle ultime due settimane destava già stupore l’atteggiamento di non considerazione, nemmeno a semplice livello consultivo, avuto in occasione della ultima riunione tecnica del Centro operativo comunale del 15 marzo; così come desta preoccupazione, leggendo il verbale di detta riunione, l’assoluta mancanza di dati scientifici a supporto e delle considerazioni in quella sede espresse, affinchè fossero patrimonio di tutti”.
Non è tutto, perché da Confcommercio arriva massima disponibilità “anche per evitare una serie di schizofrenici atti che, partendo dalle limitazioni già oltremodo restrittive dell’ordinanza del 15 marzo, giunge, non senza passare dopo tre giorni dall’ordinanza del 18 marzo, che pone curiosi divieti alle autoscuole e alle scuole nautiche (sigh!), all’inevitabile ritiro (dopo altri otto giorni) di tutto per mezzo dell’ultima ordinanza del 26 marzo. Tutto questo palese scollamento dal territorio e l’improvvisazione possano mandare in confusione persino le forze dell’ordine, già oltremodo oberate da un pesante lavoro, non più in grado di stare dietro a cambi di rotta repentini e cangianti dalla sera al mattino successivo”.
In tema di decisioni, poi, Chionno fa notare che “siamo in trepidante attesa della erogazione del contributo una tantum previsto per le Attività economiche e la delibera di Giunta comunale ultima del 25 marzo, purtroppo, non lascia presagire nulla di positivo per la frettolosa distinzione netta delle tre fasce di attività, anche questa battezzata senza l’ascolto di alcuna associazione di categoria. Se si può condividere, infatti, la volontà di aiutare in modo più netto la prima fascia che comprende le attività ancora ad oggi sospese, tuttavia, per la restante parte sarebbe stato più giusto equiparare le attività di seconda e terza fascia, avendo subito comunque perdite evidenti di incassi”.
L’avvertimento, quindi: “Una eventuale partecipazione al Centro operativo comunale ridotta a un semplice adempimento burocratico non può interessarci”.