STOP TEMPORANEO ALLA ZTL A MODUGNO. ED È SUBITO POLEMICA

STOP TEMPORANEO ALLA ZTL A MODUGNO. ED È SUBITO POLEMICA

Il Sindaco Bonasia: “Serve ad ampliare la mobilità”
Alcuni detrattori: “Andiamo verso la transizione anti-ecologica”

Via, da oggi e fino al 30 aprile, la Zona a traffico limitato in tutta la città. Ma le polemiche, sin dalla resa pubblica del provvedimento, non si sono fatte attendere.
La decisione è arrivata dal sindaco Nicola Bonasia con un’apposita ordinanza firmata ieri, venerdì santo.
I motivi sono spiegati dallo stesso primo cittadino: “alla luce delle limitazioni nazionali e regionali in materia Covid 19, appare indispensabile ampliare la mobilità individuale mediante una maggiore offerta di itinerari disponibili sull’intera rete viaria, al fine di agevolare gli spostamenti nell’ambito del territorio urbano, con mezzi privati, funzionale anche a facilitare il raggiungimento delle sedi di lavoro”.
Da Palazzo Santa Croce, allora, intendono facilitare rendere più agevoli gli spostamenti e l’approdo verso quelle attività che svolgono attività essenziali all’interno del territorio comunale.
La volontà, inoltre, è quella di “consentire celeri spostamenti dei volontari impegnati in plurimi livelli di assistenza, altresì agevolando l’approvvigionamento dei beni di prima necessità da parte dei familiari di persone, bisognose di assistenza domiciliare e residenti nelle zone centrali della città”.
Ma nonostante queste motivazioni, la decisione non è piaciuta a molti. Soprattutto a coloro che facevano parte della precedente amministrazione e che la Ztl l’hanno voluta e creata. Per loro è stato il primo passo per tornare indietro ad una transizione anti- ecologica. Hanno commentato sui vari post su Facebook (pubblici e visibili a tutti) evidenziando come l’ordinanza non fosse soltanto superflua ma anche scarsamente giustificata e giustificabile. Non sarebbe bastato il rilascio di un permesso speciale per agevolare il transito dei mezzi e delle macchine che necessitavano di spostamenti? Cosa ne sarà della pavimentazione che, per com’è costituita, non è adatta al transito dei mezzi pesanti? Che fine farà l’idea di creare un’area pedonale priva di smog, un nuovo “salotto buono” della città con tavolini fuori e aree libere da parcheggi selvaggi e macchine? Queste le domande che molti degli esponenti della precedente amministrazione, ma non solo, si sono posti. Alle quali se ne aggiunge un’altra postata dall’ex vice-sindaco Francesca Benedetto, se per caso l’ordinanza dovesse perdurare: “Quando la Regione Puglia, che ha finanziato con oltre un milione di euro il progetto di pedonalizzazione di corso Umberto nell’ambito del più ampio finanziamento della rigenerazione urbana, saprà dello scempio in corso e chiederà la restituzione del finanziamento erogato (come previsto nella delibera di erogazione del finanziamento), chi pagherà?”

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