Sulla questione esclusi: “Avvieremo nuovi provvedimenti”
In questi giorni sia il Psi, con il Movimento coscienza sociale Città Libera, che sei dei nove consiglieri di minoranza hanno sollevato il problema di presunte irregolarità riguardanti il bando per l’accesso al ristoro per le attività produttive costrette a chiudere per Covid.
(Per maggiori dettagli clicca qui RISTORI ATTIVITÁ A MODUGNO. I CONSIGLIERI DI MINORANZA: “L’ITER NON È CHIARO, CHIEDIAMO SPIEGAZIONI” – (cardonews.it))
L’assessore al Bilancio Marysabel Maurelli e alle Attività Produttive Antonio Lopez hanno voluto chiarire la posizione dell’amministrazione in merito.
Di seguito pubblichiamo integralmente la risposta degli assessori alla richiesta di chiarimenti da parte del nostro giornale.
“Il contributo una tantum concesso alle attività colpite dall’emergenza Covid19 è stato erogato attingendo al residuo del fondo stanziato nel bilancio di previsione 2020-2022 (alimentato dai dedicati trasferimenti statali, c.d. Fondone): un residuo pari a circa 119.000 euro, a fronte dei 400.000 euro a disposizione nello stanziamento iniziale.
Per poter utilizzare interamente le (limitate) risorse a disposizione si è scelto di strutturare il contributo su tre fasce, modulandolo in funzione del sacrificio sopportato dalle attività, non solo economiche ma anche culturali e sportive, in conseguenza di un provvedimento normativo, vigente al momento dell’approvazione della delibera di Giunta n. 145 del 28 dicembre 2020:
- attività completamente chiuse;
- attività che hanno subito una restrizione degli orari di apertura e chiusura;
- tutte le ulteriori attività che hanno subito la chiusura ai sensi del DPCM 11 marzo 2020 (già destinatarie del contributo una tantum nel 2020).
Pertanto, l’allegato A del bando riporta per esclusione, l’elenco dei codici ATECO di tutte le attività che non hanno subito una sospensione, né totale né parziale dei relativi esercizi, come stabilito dal DPCM 11 marzo 2020.
La scelta di erogare il contributo a coloro non avessero esposizioni debitorie nei confronti del Comune, quale condivisibile e condiviso principio di carattere generale, ha determinato la presenza della regolarità TARIP tra i criteri necessari per l’accesso al ristoro, alla stregua del bando 2020.
L’istituto del ricorso è assolutamente funzionale a riconoscere a coloro che sono stati esclusi un riesame della pratica e la correzione di eventuali inesattezze, che qualora confermate, saranno evidentemente accolte senza alcuna difficoltà.
In conclusione, l’obiettivo di questa amministrazione è stato quello di fornire un contributo dignitoso alle attività, circa 190, ancor più pesantemente colpite dalla pandemia in forza di un provvedimento di chiusura previsto dal Governo centrale e al contempo, utilizzare tutti i fondi al momento a disposizione dell’Ente.
Non appena disponibili ulteriori risorse, questa amministrazione avrà cura di indirizzare nuovi interventi di sostegno e allo stesso tempo di promozione delle attività, di cui si riconosce interamente la difficoltà in cui versano.”