Il secondo stop mondiale più lungo della storia dei social
Non un attacco hacker ma un errore umano ci sarebbe dietro al crash mondiale che ieri ha tenuto il mondo intero in astinenza da social. A farlo sapere il New York Times che, questa mattina, ha titolato in prima pagina l’accaduto e ha intervistato Zukemberg in persona. Quello di ieri è stato il secondo blackout più lungo della storia dei social.
Ben 7 ore senza Facebook, WhatsApp e Instagram sull’intero pianeta. Il patron dei social ha spiegato che si è trattato di un errore dovuto ad un aggiornamento andato male nel quale sono cancellati i percorsi che consentivano agli utenti di accedere ai server di Facebook. In pratica, milioni di smartphone e di altri dispositivi cercavano insistentemente di trovare le app di Facebook su Internet e questi tentativi inutili hanno generato traffico che ha rallentato tutti gli altri accessi.
Per far ripartire i sistemi pare che sia stato fatto ricorso alla riattivazione manuale; una squadra sarebbe stata inviata in uno dei suoi data center a Santa Clara, in California, per resettare manualmente i server. Il servizio in Italia è ripartito a mezzanotte ora italiana.
Una svista che è costata la perdita di milioni di dollari. Il titolo di Facebook ha chiuso la giornata di contrattazioni a Wall Street perdendo il 4,9%, in seguito al blackout del social media.