Il Psi: “Sullo sport a Modugno tutto è fermo”. L’Interrogazione della Minoranza.
L’assessore Alfonsi: ”Facile fare impresa nel pubblico”
Lo sport, a Modugno, non sta vivendo uno dei suoi momenti migliori. Ed è, purtroppo, una situazione che si trascina da un po’ di tempo. Ed è anche su questo tema che si sta concentrando l’agenda politica delle ultime settimane. Ad “aprire le danze” è stata una interrogazione la minoranza, che già nello scorso consiglio comunale del 29 settembre aveva sollevato un’interpellanza sulla situazione del campo Palmiotta. Ha ora esteso un’interrogazione sull’impossibilità di far ripartire lo sport in città. Evidenziano come, nonostante siano passati mesi dalla ripresa delle attività sportive al chiuso, a Modugno tutto sia ancora immobile
“Numerose associazioni sportive che già utilizzavano le palestre comunali in virtù di una concessione precedente al problema pandemico, non hanno a tutt’oggi avuto la possibilità di riprendere le attività sportive in detti locali al di fuori dell’orario di svolgimento delle attività scolastiche – si legge nell’interrogazione – ricordiamo l’importanza dell’attività sportiva, specie dopo un lungo periodo di inattività, per bambini e ragazzi e adulti, e non solo per i benefici legati ad una sana e regolare crescita fisica, ma per tutti i benefici psicologici e sociali che derivano dallo svolgimento di una attività sportiva, si chiede di conoscere”.
Per questa ragione chiedono di fare ordine sollecitando la produzione di un elenco delle associazioni sportive per le quali è vigente una concessione per l’uso delle palestre degli istituti scolastici siti nel Comune di Modugno, i criteri per le concessioni o il diniego all’uso e la valutazione di possibili supporti di natura economica e organizzativa da fornire ai dirigenti scolastici per sostenere le incombenze dettate dalla vigente normativa CoVid, attraverso la promozione di politiche attive.
Alle preoccupazioni dell’opposizione ha risposto, sempre in Consiglio comunale, l’assessore al ramo Antonio Alfonsi. Rispondendo alla precedente interrogazione nella massima assise cittadina, ha dichiarato che a Modugno lo sport deve servire la comunità e non fare la speculazione, promuovendo anche un monotematico sul tema. “Facile fare impresa nel pubblico – ha affermato – lo sport deve essere passione e non lucro. Alla riapertura delle strutture sarà necessario cambiare passo e rivedere i regolamenti per essere maggiormente competitivi”.
Anche i socialisti hanno detto la loro sul tema; con una nota diffusa nei giorni scorsi hanno denunciato la cristallizzazione delle attività sportive a causa dei lavori in corso sulle strutture.
“Sullo sport tutto è fermo a Modugno – scrivono – nulla è stato fatto nonostante non sia la prima volta che le strutture si rendano indisponibili per i lavori”. E si rievoca la situazione del 2004 (prima amministrazione di Giuseppe Rana) allorchè, nonostante le problematiche simili, da Palazzo Santa Croce comunque sono riusciti a garantire l’attività sportiva delle associazioni attraverso “una efficace delocalizzazione fra le strutture disponibili ai tempi”.
I socialisti, però, sperano che l’amministrazione mantenga gli impegni presi in modo tale da evitare l’esodo verso i Comuni limitrofi e invitano il governo cittadino a sfruttare l’opportunità messa a disposizione dalla Regione Puglia, e cioè due milioni di euro (vuol dire fino a un massimo di 100mila euro per ogni singolo Comune) per la messa in sicurezza degli impianti sportivi di proprietà comunale.