I bambini chiedono di far tacere le armi. Il sindaco Bonasia: “Ricordate che oltre la violenza c’è il dialogo”
“La pace ha bisogno di tutti”. Così il sindaco Nicola Bonasia ha accolto i tanti che hanno partecipato, ieri, alla Marcia per la pace. Il parco San Pio, punto di raccolta dei partecipanti del cammino che si è dipanato per le vie del centro storico della Città con una fiaccolata, era gremito di uomini, donne, bambini di qualsiasi colore, etnia, identità e fede. Tutti uniti per dire No alla guerra e per fermare le armi. Il parchetto si è colorato degli arcobaleni dei cartelloni e messaggi di pace e speranza. I più numerosi sono stati i bambini, ai quali l’insania delle bombe sta rubando il futuro. Che mondo stiamo consegnando loro? Ma se i grandi distruggono devono essere i bambini a dare l’esempio. Proprio a loro si è rivolto il primo cittadino.
“Voi siete il futuro – ha affermato – ricordatevi che oltre ogni forma di violenza c’è la via del dialogo. Siate sempre portatori di dialogo e di pace”.
L’iniziativa è rientrata nella campagna di sensibilizzazione promossa dall’Associazione Nazionale vittime civile di guerra Onlus-Aps, in collaborazione con ANCI, denominata “Stop alle bombe sui civili” e si pone l’obiettivo di sostenere il percorso diplomatico per l’adozione della Dichiarazione Politica Internazionale sulle Armi Esplosive. Modugno è scesa compatta in piazza per mostrare vicinanza ad una comunità da tempo presente nel territorio. In città, infatti, vive una comunità ucraina perfettamente integrata, che non chiede altro se non di poter vivere in pace e del proprio lavoro. Alcuni rappresentanti hanno partecipato alla marcia, con il cuore vicini ai loro fratelli che stanno fuggendo o che, al contrario, stanno lottando per difendere i loro diritti e la loro libertà.
(Foto e video di Domenico Amenduni, Danny Pascazio, Giovanni Lomoro)