Appuntamento per il prossimo anno con la processione vivente del santuario della Madonna della Grotta
Il venerdì santo a Modugno si caratterizza per un gradito ritorno e un arrivederci. La processione dei misteri “U Monde”, fulcro e tradizione antica dei riti pasquali, ritorna in piazza per la gioia dei fedeli e dei modugnesi tutti. Oggi le 14 statue torneranno ad essere trasportate orgogliosamente in spalla dai membri delle confraternite modugnesi. L’origine del rito e del nome è legata all’Opera Pia Sacro Monte di Pietà, che ordinò sette delle statue che vengono portate in processione, da qui il nome evocativo “U Monde”. Gesù nell’orto, Gesù alla colonna, Ecce Homo, Gesù carico della croce, il Calvario, Gesù Morto e l’Addolorata, sono le statue più antiche. A queste se ne aggiunsero altre fino ad arrivare ad un totale di quattordici statue, compreso il Legno Santo della croce. Le tredici statue sono affidate a soci e custodite nelle loro case, solo due sono presso chiese: la statua del Calvario, nella chiesa di S.Agostino, e la statua del Gesù Morto, nella chiesa di S.Anna. Il via ai riti della Settimana Santa è stato dato con la processione della Pietà, che anticipa la Domenica delle Palme. E c’è di più. “U Monde” è stato protagonista anche di un cortometraggio, ad opera dell’associazione culturale Radio Mb. Verrà proiettato oggi, in tre orari diversi, alle 18, 19 e 20, nella sala multimediale di palazzo Santa Croce e farà rivivere, sul grande schermo, momento per momento tutte le tappe dell’antica celebrazione del rito della Settimana Santa.
Un arrivederci al prossimo anno, invece, per la processione vivente della Passione di Cristo che, prima della pandemia, era solita tenersi nel parco del santuario della Madonna della Grotta di Modugno. Il luogo faceva da teatro naturale alla rappresentazione. Ogni anno i pellegrini erano soliti avviarsi dalla chiesa di Santa Fara, a piedi, verso il santuario guidato dai padri Rogazionisti, seguendo i figuranti già vestiti per la rappresentazione.
Quella del 2022 sarebbe dovuta essere l’edizione numero 48 della rievocazione, animata dalla comunità della Parrocchia Cuore Immacolato di Maria di Bari, ma il Covid ha impedito che, anche quest’anno, la tradizione venisse rispettata.
«Con grande rammarico abbiamo deciso di spostare la rappresentazione al prossimo anno – fanno sapere i padri del santuario – abbiamo pensato di mettere la sicurezza dei fedeli e dei tanti che assistevano all’evento al primo posto. Siamo fiduciosi che, il prossimo anno, questa manifestazione tanto amata e seguita, possa tornare a svolgersi come prima della pandemia».