I locali non rispettano il regolamento regionale. In studio un piano di trasporti verso il centro di Piazza Plebiscito
Dove passeranno l’inverno i centoventi tesserati e numerosi frequentatori del centro anziani del Cecilia? A domandarselo sono gli stessi utenti che, avvicinandosi la cattiva stagione, iniziano a pensare alle solitarie giornate invernali senza il conforto di un luogo, vicino casa, dove incontrarsi, giocare a carte e scambiare due chiacchiere. Il centro anziani del Cecilia resta chiuso. Una storia complicata che risale al 2010, quando gli affezionati vecchietti hanno denunciato lo stato di degrado in cui versavano i locali a loro dedicati. Umidità, qualche cedimento strutturale e una necessaria ristrutturazione per i luoghi che, ogni giorno, facevano passare il tempo in allegria ai vecchietti che erano soliti passarvi tempo giocando a carte e chiacchierando. Nel 2018 si inizia a pensare ai lavori e, nello stesso periodo, inizia la ristrutturazione del centro ricreativo di piazza Plebiscito, terminati lo scorso anno. Ma se per quest’ultimo l’apertura sembra prossima, come dichiara il primo cittadino Nicola Bonasia, la stessa fortuna non ha ricevuto il centro del Cecilia. L’amministrazione Bonasia aveva trovato una soluzione temporanea per l’estate, dedicando agli anziani uno spazio con un tendone nel giardino della scuola Ghandi, ma l’inverno e la brutta stagione sono alle porte e ora i nonnini si chiedono dove trascorreranno il loro tempo.
«Dopo tanti anni, e un passaggio di consegne amministrative, i locali sono ancora chiusi – afferma uno dei frequentatori – Il Quartiere purtroppo non offre molto, ma almeno sapevamo dove incontrarci. Ora che faremo questo inverno? Dove ci riuniremo per giocare? Perché il centro rimane chiuso?».
La causa sarebbe da rimandarsi ad un regolamento.
«Il centro anziani del Quartiere Cecilia non è stato riaperto – spiegano da palazzo Santa Croce – perché il regolamento approvato dalla delibera di Consiglio Comunale n.52 del 2017 stabiliva che i Centri Anziani di Modugno dovessero rispettare i requisiti indicati dalla Regione ed ottenere l’autorizzazione regionale. Criteri che, allo stato attuale, il centro non rispetta e che andranno ridefiniti attraverso una nuova programmazione ed un ulteriore stanziamento di risorse a bilancio».
Ma si andrebbe, anche questa volta, verso una soluzione alternativa, che però potrebbe non piacere a tutti, soprattutto a chi ha scarsa mobilità e non vuole spostarsi troppo per passare qualche ora in compagnia. In occasione della prossima apertura del centro di Piazza Plebiscito, che verrà trasformato in “polo” educativo oltre che di svago e socializzazione, si starebbe studiando una soluzione per favorire il trasporto degli anziani, verso il centro, da tutte le parti della città.