Passa per soli due voti la mozione di riordinamento degli uffici e dei servizi, astensione del nuovo gruppo in seno alla maggioranza
A Modugno la maggioranza di governo è salva, ma si dimostra tutt’altro che compatta e con non pochi mal di pancia. E il Consiglio comunale di mercoledì, l’ultimo dell’anno, lo ha dimostrato a pieno anche su un fondamentale provvedimento di natura amministrativa e cioè la mozione con cui la Giunta si impegna a rivisitare completamente il funzionamento della macchina di palazzo Santa Croce. Un provvedimento che rappresenta forse un “unicum” – è stato fatto notare dai consiglieri, in primis quelli di opposizione – che non dovrebbe arrivare in emiciclo, perché è di competenza prettamente della Giunta. Che, in realtà, un paio di mesi fa, ha già avviato l’iter del restyling da attuare entro gennaio, in modo tale da affrontare le prossime sfide a partire dai cantieri dei progetti finanziati dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr). La mozione, allora, non è stata affatto una passeggiata in quanto ha ricevuto il disco verde dell’aula, ma soltanto per due voti. Perché? Oltre a qualche assenza tra le file della maggioranza, da segnalare l’astensione da parte di Antonello Chessa e Vincenzo Scelsi, da tempo in fibrillazione tanto da creare, qualche settimana fa, un loro gruppo dal nome “Modugno solidale”, sempre in seno alla maggioranza, ma con il quale hanno sfiduciato il “loro” assessore al Bilancio e Finanze Marisabel Maurelli. Cosa prevede la mozione? Accorpare alcuni servizi permettendo così un’organizzazione unitaria e un utilizzo più efficiente ed efficace del personale complessivamente disponibile, che potranno condurre alla nascita di nuovi servizi. Per il primo cittadino l’ammodernamento della macchina amministrativa è una necessità, in linea con un’amministrazione che vuole essere giovane e dinamica, sul modello di un’azienda fatta di continui turover, reskill e upskill. Per la minoranza si tratta di un provvedimento che lascerebbe un assegno in bianco all’amministrazione circa l’organizzazione degli uffici. Dubbi anche nella stessa maggioranza dove, non solo due consiglieri si sono astenuti dal voto, suggerendo la necessità di puntare sulla formazione e informazione, spesso mancante nei dipendenti, ma anche chi ha votato positivamente, frena sull’idea di far ritornare l’organizzazione delle dirigenze, ventilata in consiglio dallo stesso sindaco. Insomma l’anno si chiude con più di una questione in sospeso per la Giunta e delle fratture che, con il passare del tempo, rischiano di essere sempre più nette.