Oggi alle 16 si riunisce la seduta richiesta dai banchi della minoranza. Tra i temi la chiusura dell’asilo “I Passi di Alice”, l’agitazione degli uffici comunali e incendio di Recuperi Pugliesi
Sarà un Consiglio comunale rovente quello previsto per oggi. A richiederlo la minoranza che, compatta, ha deciso di affrontare, una volta per tutte, alcuni temi che toccano molto da vicino la città. Lo scopo della richiesta della seduta è, secondo i consiglieri, quella di ridare dignità ad un’assise che sembrerebbe non star svolgendo il suo compito di luogo di confronto politico.
“Abbiamo ascoltato le organizzazioni sindacali per quanto riguarda la ridefinizione dell’organigramma dell’ente – scrivono i consiglieri – e della chiusura dell’asilo nido. Abbiamo richiesto ad Arpa di effettuare analisi approfondite dell’aria e delle acque dopo l’incendio del 14 gennaio, chiedendo anche di mantenere aggiornati sia la cittadinanza che i consiglieri comunali di tutti gli esiti delle analisi condotte. Crediamo che certe scelte e certe questioni non possano restare argomenti di competenza esclusiva della Giunta e degli Uffici”.
Della questione Asilo nido si era parlato partendo da una denuncia di alcune mamme che, avendo ricevuto la notizia della chiusura del plesso senza avere una reale alternativa, si sono rivolti ai sindacati che hanno proposto, come soluzione, lo spostamento delle attività. Proposta che è stata messa al vaglio dell’amministrazione. Per quanto riguarda invece l’agitazione degli Uffici, le sigle hanno provato più volte a far modificare la scelta della riorganizzazione, ritenuta illegale e dannosa, ma senza successo, creando prima un disservizio per la cittadinanza, con un giorno di stop dei servizi per assemblea sindacale, e poi malcontento da parte degli impiegati che offrono un servizio attivo. Della qualità dell’aria e ripercussioni delle emissioni dei materiali bruciati dopo il rogo della ditta Recuperi Pugliesi non si è invece saputo più nulla.
“Il Consiglio comunale – spiegano – deve ricominciare ad essere il luogo deputato al confronto democratico. Noi lo esigiamo. La città e i cittadini lo pretendono. È finito il tempo delle alzate di mano fini a se stesse, delle dichiarazioni di voto scontate e recitate, degli interventi dettati su Whatsapp. Abbiamo il dovere di salvaguardare la dignità della massima assise. Questa è la prima di una serie di iniziative che intraprenderemo per stimolare la rigenerazione della macchina politica modugnese ed il confronto politico cittadino”.