AL TOMMASO FIORE UNA MENZIONE SPECIALE AL CONCORSO NAZIONALE: “CI VUOLE IL FISICO! LA FISICA DELLO SPORT”

AL TOMMASO FIORE UNA MENZIONE SPECIALE AL CONCORSO NAZIONALE: “CI VUOLE IL FISICO! LA FISICA DELLO SPORT”

Per un progetto sulla Formula1 del futuro. Unico istituto del sud Italia

Come potrebbe essere modificata un’auto di Formula1 per combattere le leggi della fisica e andare sempre più veloce? Se lo sono chiesti i ragazzi dell’istituto di scuola secondaria di secondo grado “Tommaso Fiore” di Modugno. Con il progetto Formula 1 del futuro hanno partecipato al concorso dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare “Ci vuole il fisico! La fisica dello sport”, proposto alle scuole da ScienzaPerTutti, il sito web di comunicazione e divulgazione della scienza dell’INFN Istituto Nazionale di Fisica Nucleare. Giunto alla XVIII edizione, il concorso quest’anno ha sfidato gli studenti e le studentesse a scegliere uno sport e a raccontarne la fisica, suscitando un grande entusiasmo che ha portato a oltre 1000 partecipanti da 95 scuole tra superiori e medie. Tra le 106 squadre, iscritte nella prima categoria dedicata al triennio delle scuole superiori, l’istituto modugnese guidato dalla dirigente scolastica Rosaria Giannetto ha ottenuto, unico istituto del sud Italia, una menzione d’onore. Martino Giuseppe Antonio, Santeramo Vito, Misceo Nicola, Di Monte Matteo, della classe III, guidati dal responsabile del progetto Maria Celeste Vitulli, hanno analizzato quali potrebbero essere le migliorie da apportare alle automobili di Formula 1, per far vincere la forza d’attrito e farle andare sempre più veloce. Per farlo hanno costruito una pista automobilistica, che hanno riempito con un fluido non newtoniano, fatto con acqua e amido di mais. Facendo girare un’automobilina telecomandata in pista, si sono resi conto che, in un futuro utopico, per vincere l’attrito e far viaggiare un’auto su questo tipo di fluido, sarebbe necessario alleggerire l’auto, regolare le sospensioni per garantire massima aderenza, modificare freni per una frenata più uniforme e controllata e ruote modificate per filtrare meglio il fluido. Fondamentale rimane la bravura del pilota e la sua esperienza, sia nella guida che nella fisica.

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