NUOVO IMPIANTO DI BIOMETANO. BITETTO RIBADISCE IL NO, MA A MODUGNO NON SE NE PARLA

NUOVO IMPIANTO DI BIOMETANO. BITETTO RIBADISCE IL NO, MA A MODUGNO NON SE NE PARLA

Un’assemblea pubblica per spiegare i rischi di un impianto che sorgerebbe tra Bitetto e Modugno

Un nuovo impianto di produzione di biometano potrebbe sorgere tra Bitetto e Modugno. Nello specifico più verso il territorio modugnese. Ma mentre a Bitetto il sindaco Fiorenza Pascazio è corsa subito ai ripari, informando la cittadinanza su quelli che potrebbero essere i rischi di un impianto che, pur trattando materiali agricoli come la sansa proveniente dalla produzione dell’olio con modalità bifase, e il polline, cioè letame, produrrebbe comunque un gas che non è di certo innocuo per l’ambiente, a Modugno, dove l’impianto graverebbe maggiormente e dove si posizionerebbe vicino ad altre realtà che comunque producono emissioni, pochi lo sanno.

L’assemblea pubblica a Bitetto.

Il Primo cittadino di Bitetto ha voluto sensibilizzare, mediante l’informazione, i frantoiani che non erano in possesso di tutte le informazioni riguardanti questo tipo di azienda, per far prendere loro una decisione, circa il conferimento della sansa o meno all’impianto, con il massimo di informazioni possibili. Come ha affermato Massimo Blonda, ex direttore scientifico dell’Arpa e ricercatore del Consiglio nazionale delle ricerche Cnr, anche se la dicitura dell’impianto sarà agricolo, perché tratta biomasse, per il resto si tratta di un impianto industriale in piena regola.

«Non produrrà compost di alta qualità – spiega il Primo cittadino di Bitetto Fiorenza Pascazio – ma biogas per autotrasporti, cioè combustibile per auto e camion. Biometano, petrolio e gasolio sono combustibili con produzione di gas che sono anche bioalteranti. Non abbiamo fatto alcun passo in avanti verso fonti rinnovabili. Quando vediamo che in agricoltura tutto si sta stravolgendo, che il clima sta cambiando, bisogna capire che tutto ciò che accade è per le scelte fatte».

A che punto siamo

La Sovrintendenza ha già dato parere negativo all’insediamento, perché ci sono manufatti di presenza atropica nell’area dove sorgerebbe. Anche l’Arpa ha chiesto tutta una serie di integrazioni alla sicurezza, con maggiori dettagli sulla quantità di biometano che verrà, eventualmente, immesso nell’aria. Rimangono i dubbi sulla filiera corta, che non sarebbe garantita dalla grande maggioranza di frantoiani, almeno quelli bitettesi, che utilizzano una procedura trifasica della produzione olearia. Inoltre come potrebbe un impianto dal grande impatto, anche visivo, essere conciliabile con la scelta green che i comuni di Bitetto e Modugno stanno avviando, con l’apertura dei parchi, creazioni di piste ciclabili e promozione del Cammino materano? Ma di tutto questo a Modugno non se ne parla.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *