Stesso modus operandi per tutte le vittime. Gli inquirenti indagano
Si fingevano figli o nipoti al telefono per farsi consegnare soldi e preziosi. È il modus operandi di un gruppo di truffatori che, in questo periodo, sta agendo su Modugno. Sono già quattro le vittime, tutte anziane, che sono state raggirate con una messa in scena verosimile. L’anziano riceve una telefonata e quello che dall’altra parte si finge parente stretto, figlio o nipote, chiede alla vittima soldi per i motivi più disparati. Poi, quando l’anziano è ancora al telefono, un complice entra in casa e, spacciandosi per amico mandato dal parente, si fa consegnare il bottino. A raccontare l’accaduto il figlio dell’ultima delle quattro vittime, una signora di 87 anni, che vive nel centro storico di Modugno.
«Mia madre – racconta – ha ricevuto una telefonata di una persona che si è spacciata per mio figlio. Mentendo spudoratamente, ha comunicato che avevo bisogno di soldi per un versamento che avevo sbagliato in posta e che avrebbe mandato qualcuno a ritirare la somma di denaro necessaria per risolvere la situazione».
Immediata la denuncia. Il complice che entra in casa per compiere la rapina, a detta dei testimoni, indosserebbe una divisa di Poste italiane e colpirebbe in un orario in cui c’è meno presenza di persone per strada, tra le 15 e le 16. Un lasso temporale in cui è anche comune vedere un addetto delle poste, o corrieri, per la consegna di pacchi casa per casa. Gli inquirenti hanno, già dalla prima denuncia, avviato le indagini per identificare i colpevoli. Sui social starebbe anche girando una foto che ritrarrebbe una delle complici della truffa, ripresa dalle telecamere di sorveglianza.
«Quello che fa più male – conclude il figlio della vittima – è soprattutto il danno morale, legato alla perdita di ricordi di una vita, sacrificati con l’inganno di aiutare un proprio caro. Speriamo riescano presto a beccarli. Nel frattempo, è importante che ci sia conoscenza di questa truffa, in modo da non creare altre vittime».