Pd: “Parco inagibile”. Italia Giusta: “Alcuni interventi non li avremmo dovuti pagare”. Bonasia: “Inaugurazione grande successo. Parco fruibile per gli eventi estivi”
Parco Pinuccio Loiacono, bene ritrovato o fumo negli occhi? A chiederselo il Partito democratico modugnese, Mario Pilolli, referente del blog “Modugno Meridiana e Italia giusta secondo costituzione, partito dell’ex sindaco Nicola Magrone, che per primo aveva immaginato un parco nell’area dell’ex cementeria.
«Che senso ha – si interroga il Pd cittadino – inaugurare un parco che verrà chiuso tra qualche mese? Chiamare un sito “parco” se serviranno cinque milioni del Pnrr per renderlo tale? Quanto costerà la manutenzione? È stato operato il passaggio di proprietà visto che, catastalmente, quasi tutte le aree del parco risultano di Italgen?».
Dei finanziamenti parla anche Mario Pilolli che si domanda se sia prudente dare per certi dei fondi non erogati.
«Perché credere ad un mega parco, – scrive Pilolli – quando gli altri esistenti non versano in buone condizioni? Quanto concesso è una licenza per un impianto fotovoltaico che si estende per circa venti ettari. Un iter non osteggiato da nessuno, nonostante gli abitanti di via Palo Vecchia si ritrovino con un cavo, che trasporterà l’energia prodotta, sulle loro teste».
Interrogativi anche su quali servizi la ditta avrebbe dovuto finanziare. Italia Giusta si chiede come mai alcuni interventi, che sarebbero dovuti rientrare nell’accordo con l’azienda stilato nel 2020, saranno avviati con fondi Pnrr.
«La giunta comunale – si legge in un comunicato comunale del 2020 – ha approvato la progettazione dell’intervento di riqualificazione, realizzata dai tecnici Italgen. Il progetto esecutivo prevede la cessione dell’area per adibirla a parco pubblico, con zona belvedere, area grandi eventi, viabilità carrabile, pedonale, ciclabile, area parcheggio e una piattaforma sul laghetto».
Il sindaco Nicola Bonasia ha risposto ai quesiti affermando che l’inaugurazione del parco è stato un modo per dare la possibilità di fruire dell’area prima dei lavori.
«L’inaugurazione del parco è stata un successo – spiega – soprattutto della cittadinanza che ha scoperto il parco anche grazie alle associazioni. Non corrisponde al vero che l’area sia sconnessa, come non è vero che l’illuminazione, o altre opere, avrebbero dovute essere dovute ad Italgen. Con il Pnrr l’area verrà tutta attrezzata e fruibile con opere che non erano state ipotizzate nell’accordo precedente, come la pista ciclabile o le panche in lego. Il parco è stato aperto per far conoscere l’area e ad ottobre si chiuderà per inizio dei lavori. Ci sembrava utile renderlo fruibile nei mesi caldi, per poi chiuderlo ad ottobre».