Al quartiere Cecilia è Sos penuria dei medici di base
Solo due medici di famiglia e, per giunta, prossimi alla pensione. Una difficoltà che sta accadendo al quartiere Cecilia. La preoccupazione dei residenti del quartiere nasce dal fatto che, dai quattro medici di base presenti, si è scesi a due per via del sopraggiunto pensionamento, mai sostituiti. L’intera zona, quindi, può contare solo sui due medici di base rimanenti, anch’essi prossimi alla pensione. Per questo, il gruppo Aps Casa del popolo ha avviato una sottoscrizione per richiedere all’amministrazione comunale di porre rimedio, una volta per tutte, al problema della carenza di medici di base nella zona.
«Alla cronica assenza di un presidio di polizia urbana – dichiarano i referenti di Casa del Popolo – alla mancanza di una delegazione comunale permanente e all’assenza, ormai da anni, di un medico pediatra in zona, aggiungiamo anche la penuria dei medici di famiglia. La petizione verrà lasciata ad ogni condominio della zona. Chiunque potrà leggerla e firmarla liberamente. Siamo sicuri che raccoglieremo tantissime firme».
Il disagio si riversa prevalentemente sulle persone anziane, e sulle loro famiglie. Da qui la proposta di creare un polo unico per i servizi essenziali alla salute nel quartiere.
«Stiamo assistendo – raccontano – a situazioni in anziani sono costretti a rimbalzare tra Comuni e Asl territoriali alla ricerca di un medico di base che non sia strapieno di assistiti. Molti non possono spostarsi verso il centro e questo crea enormi disagi. Speriamo che, una volta andati in pensione gli ultimi due medici rimasti, possano essere prontamente sostituiti. Noi chiediamo che venga istituito un presidio medico territoriale con più postazioni, come quello del San Paolo in piazza Europa».