Cambio del regolamento per permettere l’attività ai volontari onorari
Spazio agli over 65 nelle attività di protezione civile a Modugno. Ma solo per i volontari onorari e solo per attività non a grave rischio o spegnimento di incendi. È quanto è stato deciso, durante l’ultimo Consiglio comunale a palazzo Santa Croce, all’unanimità dei partecipanti. A proporre la modifica dell’attuale regolamento, che disciplina le attività dell’organo dei volontari di Protezione civile, il vicesindaco Beppe Montebruno.
«Vogliamo consentire compiti operativi – spiega il vicesindaco – anche a soggetti che hanno esperienza e sanno dove intervenire. I volontari onorari, con l’attuale regolamento, non possono ricoprire compiti operativi. Noi vogliamo dare facoltà di adottarli in compiti sul campo, previo controllo medico. Si tratta di persone dalla vasta esperienza e comprovata capacità di gestire le situazioni di emergenza. L’attuale regolamento limitava l’attività di queste risorse, che hanno più tempo a disposizione e sono ancora in grado di agire».
Sulla questione, però, si è acceso il dibattito all’interno della massima assise. Dalla minoranza e dal gruppo Modugno solidale si è levato il dubbio su come si potesse impiegare un over 65 in situazioni di rischio, come ad esempio lo spegnimento degli incendi.
«Gli interventi più rischiosi – afferma il consigliere Antonello Chessa – che sono equiparati a quelli dei vigili del fuoco, sono quelli legati agli incendi. Se un 65enne, si sottopone al rischio da esposizione, e spegne l’incendio, potrebbe non avere il fisico adatto ed essere sottoposto a ripercussioni».
Il ricorso al buon senso, a visite mediche annuali e alla sovrintendenza da parte della coordinatrice del gruppo di volontari non ha convinto parte dell’emiciclo che, dopo una pausa per definire un emendamento, ha voluto incrementare il cambio del regolamento permettendo si ai membri volontari onorari over 65 di partecipare attivamente agli interventi e prestare servizio sul campo, e non solo alle riunioni operative, ma a patto che siano costantemente sottoposti a controlli e visite mediche specialistiche, da parte dei medici del lavoro. Potranno essere impiegati in azioni come controllo delle caditoie, transennamento e controllo in manifestazioni pubbliche, ma non potranno partecipare ad attività operative ad alto rischio.