A Modugno un progetto innovativo che coinvolgerà l’istituto Tommaso Fiore e gli enti territoriali
L’istituto Tommaso Fiore di Modugno scende in campo, con altre realtà territoriali, contro la violenza sulle donne. Lo fa con un ciclo di iniziative legate al progetto “Facciamo rete contro la violenza sulle donne”. Un progetto sperimentale, che durerà un anno, che vede la collaborazione di una rete di partner impegnati a dire no alla violenza di genere e a favore delle vittime di maltrattamenti. Al fianco dell’istituto di scuola secondaria di secondo grado di Modugno “Tommaso Fiore”, ci saranno il centro servizi per le famiglie Ohana, il centro antiviolenza Agar, Puglia salute della Regione Puglia, la polizia locale e il Comune di Modugno. Il progetto sarà presentato con l’incontro “Una lezione aperta ai cittadini del domani”, che si svolgerà giovedì 9 alle 10 nella biblioteca dell’istituto di scuola secondaria di secondo grado modugnese. Interverranno, oltre ai centri Agar e Ohana, anche un referente dell’Unità operativa complessa (Uoc) di Neuropsichiatria infantile, il servizio sociale professionale di Modugno, Consultorio famigliare di Modugno, e Polizia locale. Saluti istituzionali da parte della dirigente scolastica del Tommaso Fiore Sara Giannetto, del sindaco di Modugno Nicola Bonasia, del dirigente dell’Ambito territoriale per la Provincia di Bari, Ufficio scolastico regionale Puglia Giuseppina Lotito e l’assessore alle Politiche sociali di Modugno Apollonia Fragassi.
“Il Servizio Sociale di Modugno congiuntamente al centro antiviolenza, ha pensato e realizzato questo progetto di lezioni aperte – ha spiegato l’assessore ai Servizi Sociali, Apollonia Fragassi -. La finalità del progetto è quella di informare e formare i cittadini di domani, attraverso un confronto con gli esperti che lavorano sul territorio nel contrasto alla violenza di genere. Tutti i servizi – ha concluso – hanno accolto con entusiasmo la partecipazione alle lezioni”.
Gli studenti saranno al centro di un progetto che li farà dialogare con i referenti della rete territoriale, perchè non è mai abbastanza parlare di violenza di genere e farlo con i ragazzi permetterà loro di essere in prima linea per contrastare questi comportamenti negativi. A fine di ogni lezione, sarà elaborata una rappresentazione grafica. Il ciclo di incontri si concluderà il 22 maggio con una tavola rotonda tenuta dai ragazzi e dagli operatori del progetto e con una mostra dei lavori grafici realizzati.
Nell’occasione sarà premiato uno dei dipinti, che sarà riproposto, successivamente, su una parete della città.
«È importante – afferma la dirigente scolastica Sara Giannetto – che attorno alle vittime si crei una rete di sostegno che le faccia sentire meno sole e supportate. Progetti del genere, così innovativi, aiuteranno tantissime donne a uscire dalle loro gabbie di violenza e serviranno anche a fare un’opera di prevenzione ed educazione per i cittadini attivi e responsabili del domani».