CASO LUCIANA RANIERI. LA PROCURA CHIEDE ARCHIVIAZIONE. LA FAMIGLIA:”NON LOTTIAMO CONTRO I MULINI A VENTO”

CASO LUCIANA RANIERI. LA PROCURA CHIEDE ARCHIVIAZIONE. LA FAMIGLIA:”NON LOTTIAMO CONTRO I MULINI A VENTO”

Per gli inquirenti altri elementi che confermano la volontà di togliersi la vita. La famiglia ringrazia per la vicinanza e l’affetto sui social

A quasi due anni dalla scomparsa di Luciana Ranieri, l’estetista di Palo del Colle, originaria di Modugno, trovata senza vita in casa sua, la Procura di Bari ha chiesto nuovamente l’archiviazione del procedimento penale. Il corpo di Luciana era stato scoperto, a novembre 2021, dall’ex marito, Rocco Avitto, indagato successivamente per istigazione o aiuto al suicidio. Secondo il pubblico ministero, le indagini integrative fatte sul cellulare dell’estetista, avrebbero confermato che «la vittima ha autonomamente e volontariamente scelto di togliersi la vita». Stando alla ricostruzione della Procura, confermata dagli interrogatori di alcuni test, sarebbe stato proprio Avitto a voler interrompere la relazione, nonostante una serie di comportamenti che la donna riteneva «ossessivi». Luciana, secondo un altro testimone, non avrebbe mai parlato di vessazioni subite o violenze familiari. Decisiva anche la relazione di un consulente tecnico, che ha analizzato il contenuto del cellulare e la cronologia di ricerca su Internet. Tutti elementi che riporterebbero prove a favore della tesi.

Un duro colpo per la famiglia, che si era battuta per la riapertura del caso e che ha sempre sostenuto la tesi delle violenze, fisiche e psicologiche, subite dalla donna e provate da alcuni messaggi della coppia. A distanza di qualche giorno dalla richiesta di archiviazione, ha ringraziato tutti coloro che hanno mostrato supporto, lasciando intendere una volontà di andare avanti.

«Ci state scrivendo in molti – si legge nel comunicato – per avere informazioni sullo stato delle indagini e per farci sapere del vostro supporto. Ammettiamo che questo affetto che ci state riversando è un qualcosa che ci aiuta molto in questo immenso dolore che ci accompagna e che mai ci abbandonerà. Al momento la situazione è molto delicata e stiamo cercando di capire anche cosa fare». «La nostra non è una crociata contro i mulini a vento – conclude il comunicato – siamo solo spinti dal desiderio di fare tutto per capire perché oggi la nostra Luciana non è più con noi. Sino ad oggi siamo sempre stati animati da una cosa soltanto: poter dire a Luciana che abbiamo fatto di tutto per scoprire la verità, che non sarà la nostra verità ma solo quella che ci permetterà di dire “è così che è andata, non ci sono altre storie non raccontate».

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