“Faremo sentire la nostra voce. Le istituzioni non potranno continuare ad ignorarci”
Hanno saputo che la conferenza di servizi, prevista per oggi, era stata rimandata al 31 maggio per caso, ma gli attivisti hanno deciso comunque di scendere in piazza per ribadire il No all’impianto di ossicombustione NEWO, che dovrebbe sorgere nella zona industriale di Bari, confinante con Modugno. Più di 100 tra cittadini, rappresentanti di associazioni, partiti e movimenti hanno manifestato, con striscioni e bandiere in difesa dell’ambiente. Durante il sit-in è stato anche presentato, ufficialmente, l’esposto che gli attivisti stanno preparando alla Procura della Repubblica, che ripercorrerà tutti i passaggi che hanno portato alla revisione della Valutazione dell’impatto ambientale (Via). La nuova azione a livello legale, che potrebbe avere un ruolo chiave nel bloccare l’autorizzazione di Valutazione di impatto ambientale (Via) e far procedere al sequestro preventivo dell’area, è curata dall’avvocato Caterina Grittani, membro del gruppo legale che sta affiancando gli attivisti.
«Nell’esposto – fa sapere Tino Ferrulli del comitato Pro Ambiente Modugno – aggiungeremo anche la grave mancanza del rispetto sull’obbligo alla trasparenza e al diritto alla partecipazione. Le osservazioni di Arpa Puglia, presentate a seguito della precedente conferenza di servizi, non sono state rese pubbliche, cosa che ha impedito a noi attivisti e comitati di poter elaborare le nostre osservazioni. Inoltre, ribadiamo nuovamente il parere negativo alla richiesta di partecipazione alla conferenza di servizi, come semplici spettatori portatori di interesse. Un diniego assolutamente inspiegabile. Se poi si aggiunge la mancata diffusione del rinvio della conferenza, senza un evidente motivo, si capisce come tutto questo processo sia a dir poco vergognoso».