La minoranza perde un pezzo. Il sindaco Bonasia: “Oggi sono un sindaco di una rappresentazione civica. Sino a quando i componenti di maggioranza vorranno riconoscere in me una guida politica”
Aria di cambiamenti nella compagine governativa di Modugno, dove da un lato (nella maggioranza) scricchiola il civismo e dall’altro (nella minoranza) si perdono pezzi. È successo tutto durante l’ultimo Consiglio comunale, diviso in due momenti e dove, nella parte che sarebbe dovuta essere dedicata al Bilancio, due avvicendamenti sono diventati protagonisti del dibattito scuotendolo e lasciando molti dubbi e perplessità. Tutto è partito con le parole del consigliere Emanuele Cassano, secondo cui, senza infingimenti, l’esperienza del civismo è da ritenersi conclusa e, di conseguenza, ha dichiarato di aver lasciato il “Centro dem”, lista con cui è stata eletto tre anni fa per aderire a “Forza Italia” (anche se, essendo soltanto un esponente, il nome è “Gruppo Misto”). Spostamento a destra della maggioranza che governa la città? Forse, ma il sindaco glissa. “Il primo cittadino – ha gettato acqua sul fuoco Nicola Bonasia – è la massima espressione di una compagine amministrativa che si riconosce sull’attuale piano politico e sento di poter dire che cambia poco, perché che questa maggioranza fosse rappresentativa di compagini diverse politiche era una cosa ampiamente chiara dal primo istante, non l’abbiamo mai nascosto anzi ne abbiamo fatto un punto di forza. Ritenevamo che in quel periodo la città dovesse superare le ideologie di partito e riconoscersi in un programma chiaro. Centro Dem è stata ed è per me una delle forme più rappresentative della mia maggioranza. Questa è un’amministrazione civica. Io oggi sono un sindaco di una rappresentazione civica”.
Sarà, ma nel frattempo proprio Cassano sta giocando il ruolo di “libero” con un programma che non sempre si allinea perfettamente con quello della maggioranza e poi ci sono le parole degli esponenti di “Modugno solidale”, secondo cui ci sarebbe da risolvere l’equivoco di chi ha le tessere di partito e di una maggioranza che si era professata civica. E non è tutto, perché anche l’opposizione non si esonera dagli scossoni. Il consigliere Raffaele Gramazio è passato dall’altra parte dello schieramento politico, quindi nelle fila della maggioranza, aderendo, con il consigliere Nunzio Carfagnini, al gruppo consiliare, “Progetta Modugno”.