AL PRESIDIO DEL LIBRO DI MODUGNO SI GIOCA CON LA LETTERATURA

AL PRESIDIO DEL LIBRO DI MODUGNO SI GIOCA CON LA LETTERATURA

Al via il premio Alessandro Leogrande 2021

Il Covid può fermare il contatto, ma non la fantasia. Per questo anche quest’anno andrà in scena il premio letterario Alessandro Leogrande. Organizzato dai Presidi del libro, in collaborazione con la Regione Puglia – Assessorato all’Industria Turistica e Culturale, la V edizione sarà una gara a 5 titoli. Tutti scritti da giornalisti, su temi attuali e vari. Il Presidio del Libro di Modugno giocherà con questi titoli, scegliendo alla fine il vincitore. Tra i partecipanti non poteva mancare l’istituto Tommaso Fiore di Modugno, già vincitore del libro di Natale 2020 con Truman Capote. La proclamazione del vincitore, compatibilmente con l’emergenza sanitaria, avverrà in aprile, a Taranto, insieme ai candidati e alla giuria tecnica. Novità importante è il coinvolgimento dei presìdi del libro di tutt’Italia. La presidente Anna Maria Montinaro ha affermato di voler puntare a partnership con realtà di rilievo in ambito culturale, continuando a far crescere il progetto, nato in Puglia ma che ormai coinvolge i Presidi di tutt’Italia.

“Circoli di lettura di Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Marche, Sardegna, Toscana e Umbria, insieme a numerosissimi presìdi pugliesi, hanno già aderito al progetto – afferma – e questo ci rende molto orgogliosi”.

I TITOLI IN GARA

Tra i titoli che si contenderanno il prossimo Premio Leogrande:

La città dei vivi (Einaudi) di Nicola Lagioia, candidato da Annalisa Camilli che indaga un efferato caso di cronaca, l’omicidio Varani, interrogandosi su valori e senso di responsabilità. “Uno dei temi cari ad Alessandro Leogrande e alla sua produzione era proprio il tema del male”, commenta Camilli.

Progettare la lentezza (People) di Paolo Pileri, portato in gara da Fabio Ciconte e Stefano Liberti “perché rovescia con cura e con arguzia il paradigma dominante che considera la velocità un valore assoluto”. Secondo Pileri, la lentezza è progetto di territorio, una grande possibilità per lo sviluppo sostenibile del nostro paese.

A un passo da Provenzano. Una storia nascosta nella trattativa Stato-mafia (UTET) di Giampiero Calapà è il titolo posto in lizza da Claudio Loiodice e Dania Mondini. L’autore fa luce su quel mosaico di trame e misteri che sono stati gli anni novanta delle stragi e della trattativa Stato-mafia “Un testo che deve rimanere come memoria per chi quella drammatica stagione non l’ha vissuta”, sostengono Mondini e Loiodice.

Il focolaio. Da Bergamo al contagio nazionale (Editori Laterza) di Francesca Nava. Nell’anno del Covid non poteva mancare in cinquina un focus sulla pandemia proposto da Francesca Mannocchi. “Il libro di Francesca”, scrive Mannocchi “unisce alla potenza e alla tenacia dell’investigazione, la scrittura come azione civile, politica”.

Salutiamo, amico (Giunti) di Gianfrancesco Turano che racconta la rivolta del 1970 a Reggio Calabria contro la designazione di Catanzaro come capoluogo. A proporlo in gara è il vincitore dell’edizione 2020, Sergio Ramazzotti, “perché se tutto il giornalismo fosse scritto come questo libro, non saremmo costretti a lamentarne il declino”.

Durante la gara ci saranno degli incontri con l’autore che saranno visibili al seguente link

https://www.youtube.com/channel/UCOcl6l6k4T3MNGq-KeQmPQA

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