Dieci realtà territoriali scrivono all’amministrazione Bonasia
Alcune associazioni del territorio hanno scritto all’amministrazione Bonasia per richiedere la creazione un albo e un regolamento che possano normare i rapporti con la pubblica amministrazione, mappare le realtà cittadine e combattere l’approssimazione e il familismo. Sono 10 le realtà sottoscrittrici della proposta: Modugno a 5 stelle, Cardo Possibile, Movimento Nuove Frontiere, Ets Mani Tese, Cama Lila, Teatro Archè, A.p.s Agri Magia, Italia Giusta secondo costituzione, Azione Modugno e Reti Amiche, inviata all’indirizzo del Primo cittadino attuale Nicola Bonasia, dell’assessore alla Pultura Antonio Alfonsi, a tutti i consiglieri comunali, al presidente della massima assise cittadina Maurizio Panettella e al segretario Vittorio Nunziante. Un documento del genere, già presente da tempo in altri comuni, come ad esempio Bari, con l’albo delle associazioni culturali, dello spettacolo e del marketing territoriale suddiviso per tipologie, pubblicato e aggiornato sulla pagina istituzionale dell’ente.
Una richiesta già posta ma non esaudita
Non è la prima volta che l’idea della costituzione di un albo e un regolamento delle realtà associative fa capolino sui tavoli istituzionali. Già nella precedente amministrazione Magrone, infatti, essi non furono approvati, nonostante i pareri favorevoli della Commissione Cultura e quello per lo Statuto e i Regolamenti. Anche l’attuale amministrazione Bonasia ha annoverato tra i punti programmatici la creazione di realtà, come le consulte, volte a favorire la partecipazione dei cittadini alla vita politica e culturale.
“La città di Modugno ospita diverse associazioni con i fini più disparati: culturali, sociali, politici, sportivi che, spesso operano in maniera non sinergica – si legge nella richiesta – L’associazionismo e il volontariato sono risorse indispensabili, capaci di rappresentare i bisogni dei cittadini e promuoverne l’integrazione sociale e umana. Il contributo delle associazioni è una ricchezza primaria per il territorio, un’energia essenziale per il compimento delle politiche di aggregazione, sociali, sanitarie, culturali, sportive, di protezione civile e di tutela dell’ambiente e del patrimonio immateriale”.
A cosa servirebbe un Albo e un regolamento delle associazioni?
La volontà è quella di mettere ordine nel mondo dell’associazionismo per definire il quadro generale delle realtà associative, mapparle individuando i vari scopi, favorire la collaborazione in maniera egalitaria con l’Amministrazione Comunale per lo sviluppo del patrimonio culturale, sociale, sportivo della Città e creare una rete dell’associazionismo. Un’idea anche per combattere il fenomeno dell’approssimazione e del familismo che, secondo i sottoscrittori, ha caratterizzato numerosi eventi che hanno coinvolto i gruppi sociali, ma non tutti, con la certezza della partecipazione e dell’informazione.
“Spesso le realtà territoriali non fanno rete e talvolta non sono nemmeno facilmente individuabili – recita la nota – Un albo e un regolamento chiari permetterebbero di mappare le realtà del territorio e facilitare la comunicazione e i rapporti. Siamo quindi convinti dell’utilità della proposta e ci auguriamo che venga discussa, quanto prima, in Consiglio comunale”