RIORGANIZZAZIONE DEGLI UFFICI MODUGNO. CONTINUA IL BRACCIO DI FERRO TRA SINDACATI E AMMINISTRAZIONE

RIORGANIZZAZIONE DEGLI UFFICI MODUGNO. CONTINUA IL BRACCIO DI FERRO TRA SINDACATI E AMMINISTRAZIONE

Le sigle affermano: “Ci rivolgeremo alle Autorità d’indirizzo”

Le sigle sindacali, all’indomani dell’agitazione e dell’assemblea contro la riorganizzazione degli Uffici, che accorperebbe alcuni ambiti in maniera illegale, come Avvocatura e Ufficio del personale, hanno deciso di rivolgersi alle autorità di indirizzo, cioè organi di gestione del Comune e Responsabili dei Servizi. Alle sigle sindacali Fg Cgil Bari, Cisl Fp, Ulifpl e Csa proprio non va giù la modifica dell’assetto degli uffici, approvato dall’Amministrazione, che prevede la riduzione delle aree di competenza, da 12 a 9, e un accorpamento di alcuni settori come l’ambiente con le attività produttive, la cultura con i servizi sociali e finanziario con le entrate. Questi accorpamenti, secondo i sindacati, sarebbero illegali e incompatibili, soprattutto quello tra l’area dell’avvocatura con ufficio personale. Secondo le sigle, questo tipo di configurazione striderebbe anche con quanto l’Amministrazione aveva sempre sostenuto, cioè prevedere un modello orizzontale, con l’eliminazione dell’area della dirigenza, con più servizi al fine anche di ripartire le responsabilità su più figure apicali, risparmiando sulla spesa del personale. Per questo, dopo lo sciopero, hanno redatto un nuovo documento nel quale si ribadisce l’irregolarità dell’assetto e fanno appello alle autorità di indirizzo.

“A nulla è servito – scrivono le sigle – aver sottolineato che l’approvazione di questo modello, che accorpa Servizio avvocatura con Ufficio contenzioso e Servizio personale, avrebbe comportato un’automatica cancellazione dell’avvocato dall’albo speciale, con l’impossibilità del professionista di continuare a esercitare. L’Amministrazione ha ribadito che questo accorpamento è ugualmente possibile, trincerandosi guarda caso dietro un parere espresso dal Servizio avvocatura, confermando che un conflitto di interessi si veniva a configurare ben prima del provvedimento. Dinanzi alla palese violazione di legge, sull’autonomia e esclusività della professione forense, chiediamo un autorevole e tempestivo intervento delle Autorità di indirizzo, prima che tale inopinata scelta possa rendere nulli e passibili di vizi di forma provvedimenti fondamentali”

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